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THE FARFALLA PROJECT | TEATRO ADOLESCENZA
 Corso di recitazione e scrittura drammatica per ragazzi

Il Progetto Adolescenza THE FARFALLA PROJECT è rivolto a giovani viaggiatori in cerca di una propria autonomia espressiva.


Il The Farfalla Project è il corso di teatro per adolescenti, ideato dalla regista attrice Angela Antonini realizzato all’interno del Centro per l’Età Evolutiva e l’Adolescenza della Cooperativa Sociale di Psicoterapia Medica.

Il progetto teatro rientra nelle attività di prevenzione che la Cooperativa porta avanti da anni con tutte le sue forze, partendo dal presupposto che percorsi di socializzazione come questo siano di fondamentale importanza a livello psicofisico per i ragazzi in questa fascia d’età così particolare.

Il corso si propone infatti di avvicinare l’adolescente al linguaggio del teatro e della drammaturgia, tenendo conto della sua realtà emotiva, del suo linguaggio e della sua fisicità, intendendo il teatro un luogo di incontro, di conoscenza, di creazione di gruppo.

Il corso ha, tra i vari obiettivi, quello principale di dare ascolto al linguaggio dell’adolescente e di elaborarlo attraverso gli strumenti del teatro, arrivando ad una rappresentazione condivisa, nei pensieri e nelle scelte artistiche, da tutta la giovane “compagnia”.

Una delle caratteristiche più innovative di questo laboratorio, che lo rende unico nel suo genere è il lavoro di team, “il lavoro dietro le quinte” che lo caratterizza. Infatti, ogni mese l’insegnante e il team di psicoterapeuti si incontrano per monitorare l’andamento delle attività con i ragazzi, e seguirli con l’attenzione dovuta.

Le potenzialità e le capacità espressive dell’adolescente mettono in campo una comunicazione che va oltre il linguaggio verbale: l’espressione del volto, la rappresentazione delle emozioni attraverso il movimento corporeo e le espressioni del volto, la consapevolezza di riuscire a creare un corpo scenico ovvero un personaggio, giocando con l’immaginazione e la fantasia, fingendosi diverso, altro, un sé che contiene la possibilità di divenire altro che, per l’adolescente, rappresenta una possibilità concreta di cambiamento, di evoluzione, di non fissità ma al contrario di continuo movimento e formazione di sé.

 

Durante il corso teatrale la docente Angela Antonini lavorerà a lungo sul concetto di coro, per creare nel gruppo un affiatamento e un livello di condivisione necessaria in una coralità dove ognuno è responsabile in prima persona del lavoro dell’altro e lo difende come se fosse il proprio.

 

Questo approccio al gruppo costituisce un “insegnamento” che va al di là del teatro e della scuola e che deve necessariamente riguardare la formazione personale di ogni singolo individuo

 

Finalità del progetto

 

  • Creare un percorso di avvicinamento al teatro per i giovani dagli 11 ai 15 anni e dai 16 ai 25 anni.

 

  • Avvicinare i giovani al teatro e incoraggiare lo sviluppo di una sensibilità artistica ed emotiva.

 

  • Permettere ed agevolare il massimo sviluppo e la piena formazione dei ragazzi, di elaborazione delle proprie capacità immaginative, di conoscenza di autori e autrici teatrali importanti nella storia del pensiero umano (Shakespeare, Pirandello, Beckett ed altri).

 

  • Essere in grado di confrontarsi con gli altri in modo costruttivo, eliminare differenze di età e di cultura, sapersi rappresentare attraverso l’espressione corporea e emotiva, riuscire a condividere idee e interessi all’interno di in un gruppo.

 

  • Sviluppo di un linguaggio corretto ed espressivamente vivace, vicino allo slang adolescenziale ma anche frutto di uno studio e di una riflessione letteraria personale e soggettiva.

 

  • Sviluppo dell’immaginazione e della sintesi narrativa attraverso la narrazione e l’invenzione di gruppo di alcune storie a partire da temi scelti all’inizio dell’anno, che poi si trasformeranno in scrittura: monologhi, scene a due e tre personaggi o coro.

 

  • Tra gli obiettivi e le possibilità c’è anche quella di realizzare una pubblicazione indipendente del testo scritto durante il corso.


Dopo anni di esperienza con l’organizzazione londinese di BT/CONNECTION ideato dal NT di Londra assieme al Teatro della LImonaia di Sesto Fiorentino, l'attrice Angela Antonini sviluppa un suo percorso didattico che si realizza con il progetto THE FARFALLA PROJECT, prima presso il Teatro Vittoria, prossimamente presso il Centro per l'Età Evolutiva con sede a Roma.

La costruzione della drammaturgia (sceneggiatura)  e del rispettivo spettacolo sarà liberamente tratto da un’opera del repertorio classico italiano, uno spettacolo riscritto e adattato liberamente dai ragazzi come un frutto del loro incontro e della loro personale creatività, immaginazione, fantasia una volta riusciti a mettere da parte i piccoli o grandi pesi quotidiani per esprimersi liberamente. 

Durante il corso teatrale la docente Angela Antonini lavorerà a lungo sul creare  nel gruppo un affiatamento e un livello di condivisione necessaria per lavorare in una coralità dove ognuno è responsabile in prima persona del lavoro dell’altro.


Questo secondo l’operatrice didattica costituisce un “insegnamento” che va al di là del teatro e della scuola e che deve necessariamente riguardare la formazione personale di ogni singolo studente. Sono anche i concetti ed i valori trattati all'interno del lavoro scenico e che ci auguriamo di comunicare ed esprimere a tutti gli altri studenti della nostra scuola che decideranno di essere presenti al saggio-spettacolo di fine anno.


Il progetto è ideato e coordinato dall’attrice e dramaturg Angela Antonini.

STRUTTURA DEL CORSO

CREAZIONE DEL GRUPPO e ANALISI DELLE TEMATICHE

PRIMA FASE DI LAVORO

Partendo da alcuni elementi fondamentali (il respiro, lo sguardo, il movimento) verranno proposti ai ragazzi alcuni esercizi basilari di pratica scenica: i livelli di energia, la coordinazione e orientamento del corpo nello spazio scenico, il cerchio magico, l’ombra, le frecce e i colori, le stelle, la doppia sedia, lo studio sulla camminata, il clown, alcuni elementi di dinamica, pesi del corpo, presenza scenica, riscaldamento del corpo e della voce.

2) Prima analisi e discussione dei materiali relativi al tema proposto come copione di partenza per poi scrivere un testo insieme al gruppo. 

SECONDA FASE DI LAVORO
TEMATICHE DEL TESTO – LA SCRITTURA

 

  1) Individuazione delle tematiche fondamentali a partire dai testi letterari di riferimento sul tema proposto.

  2) Scrittura di un diario di bordo del gruppo a cui attingeremo, nella terza fase, per la messa in scena dello spettacolo.

 3) Ricerca di un linguaggio proprio e personale con cui parlare in scena, linguaggio che sia vicino al loro slang adolescenziale ma che sia il frutto di un processo didattico e di letture fatte durante il corso. 

4) La forma del linguaggio: potremmo inventare un rap, un canto, un coro, una lettera d'amore, un prologo, un concerto di voci, un epilogo, un sonetto, una videoproiezione di parole e via dicendo.

5) Scrittura di alcune scene a partire dalla proposizione da parte dei ragazzi di una loro immagine legata al tema di riferimento. Ogni allievo sarà invitato a portare una sua immagine (disegnata, fotografata, filmata, ecc.) su cui lavoreremo per l’ invenzione corale di una storia. Su ciascuna delle storie inventate dal gruppo.

 

 

TERZA FASE DI LAVORO

DISTRIBUZIONE DEI RUOLI - CREAZIONE SCENICA  - LA REALIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO

 

    1) Stesura di un testo teatrale che parta da una riflessione linguistica e tematica sul tema proposto per arrivare ad una sua autonomia, nella forma e nei contenuti. 
2) Distribuzione e scelta dei ruoli per la messa in scena dello spettacolo: Ogni ragazzo/a potrà scegliere in quale ruolo partecipare alla costruzione dello spettacolo: attore, tecnico, scenografo, musicista e compositore, drammaturgo/a, aiuto regia, assistente alla regia e via dicendo. 

3) Ideazione della scena e costruzione di oggetti di scena con il gruppo;

4) Recitazione a viva voce e al microfono, esercitazioni sull'amplificazione naturale della voce, dizione, articolazione, e amplificazione con vari effetti di riverbero ed eco.


OBIETTIVI DEL CORSO

I ragazzi saranno stimolati a riflettere insieme alla docente sul linguaggio di un'opera teatrale e a riscrivere coralmente un copione da rappresentare. 
Cercheremo le parole. Le parole più belle per realizzare un concerto di voci con cui raccontare la nostra storia. 
Metteremo in scena uno spettacolo di creazione, che rispecchierà il pensiero di tutti e le suggestioni personali e collettive rispetto ad un tema così attuale e ricco di ispirazioni e possibili immagini.
Pubblicheremo, in autonomia, il testo scritto durante il corso e firmato da tutti i ragazzi, sotto la guida della docente.

 

ALCUNI ESEMPI DI SCRITTURA REALIZZATA DAI RAGAZZI

da“SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE “ di WILLIAM SHAKESPEARE


I mari della mente (Lorenza, 14 anni)

 

La mente delle donne è un mare azzurro che può essere calmo o tempestoso. A volte è un mare di lacrime che scivola sulla spiaggia del pensiero. Le onde in tempesta sono il cambiamento e la sabbia calda rappresenta il momento della decisione. A volte è un mare di sole, o di luna, punto di luce sinonimo di speranza. A volte è un mare di nebbia che si dirada. Se si riesce a fare chiarezza nel proprio cuore, le onde si trasformano in delfini d’acqua che, cantando, ti portano a riva.

 

La roccia sospesa (Marina, 9 anni)

Non si sapeva esattamente come la grande roccia sospesa si fosse formata. Qualcuno diceva che essa stessa era viva e che poteva trasformarsi in un mostro orrendo; altri che la roccia fosse formata da tanti uccelli e che, con un battito di mani, sarebbero potuti volare via e tutto sarebbe scomparso. I più razionali dicevano che era semplicemente una roccia di sale, nata dall’evaporazione dell’acqua marina… Ciò che era certo è che nel castello viveva una piccola corte raccolta attorno ad una piccola principessa. Un giorno, approfittando di un’onda di sabbia, un piccolo principe, in sella al suo unicorno, liberò la principessa. Per una qualche maledizione, però, appena gli abitanti del castello si tuffarono in mare, si trasformarono in sirene, uomini con le branchie, pesci dalla testa umana e pesci-roccia. Il principe divenne un’aragosta e la principessa un pesciolino. Uno scienziato/pescatore li catturò e li mise in un piccolo acquario. Credendo di essere giunti alla fine della loro vita, i due si scambiarono un piccolo bacio d’addio ma, a quel punto, la maledizione si spezzò restituendogli forma umana.

 

L’attesa e l’arrivo - Dialogo tra amici - (Alice, 13 anni)
 

A: Quando devo studiare le linee sono confuse e il cielo è grigio… poi però prendo un bel voto!
B: Mi sembra l’immagine finale di qualche film: una nave sparisce e resta l’orizzonte…
C: Alice ha un po’ la testa tra le nuvole, ma poi inizia ad imparare…
D: Mi piace un sacco questo disegno. Con questo mare che a volte è agitato e a volte è calmo. Le linee fanno pensare alla sabbia…
E: Le linee diventano più sicure quand’è il pensiero che lo diventa… il sole assomiglia ad una testa, è uno sguardo che va oltre l’orizzonte!
F: Sembra un po’ anche il mio anno scolastico: è partito male e continua ad andar male. Però io so di essere intelligente e alla fine dell’anno avrò tutti 8. L’orizzonte è l’estate, con le meritate vacanze…
G: Le nuvole si riflettono sull’acqua ma c’è anche un arcobaleno, chissà se sopra o sotto il mare!
H: I colori rappresentano gli stati d’animo. Il viola è brutto, il giallo è “weee” e il sole è “waaa”!!!!
A: E’ tutto un passaggio per arrivare al sole!

 

 


 

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